Come funziona 


IL PERCORSO INDIVIDUALE ...

STEP 1: Il primo incontro è gratuito della durata di 30 min. Questo ci permetterà di conoscerci e capire se è possibile lavorare insieme.

STEP 2: Se si decidesse di proseguire il percorso ed iniziare il viaggio le successive sedute saranno della durata di 50 min. a cadenza settimanale. 

La presa in carico avviene alla firma del consenso informato e della presa visione sulla privacy.

STEP 3:  Una volta alla settimana per un periodo indefinibile apriori ma variabile in base a necessità, bisogni ed esigenze sarà il cammino che si percorrerà con tappe intermedie e raggiungimento di obiettivi qualora entrambi percorriamo la strada con pazienza, gentilezza e onestà.


IL PERCORSO IN GRUPPI ...

Il gruppo è un'entità a se stante, è un unico organismo che si muove all'unisono, all'unisono sente e reagisce nel gruppo non solo un insieme di persone, ma una globalità, un'entità formata da elementi materiali ed immateriali (storia, cultura, esperienze...), un'entità dinamica in continua evoluzione, il contenitore per eccellenza, richiama al bisogno di un nido, di un riflesso nelle relazioni intersoggettive tra i membri. 

I gruppi sono creati ad hoc, la creazione dei gruppi può concernere: gruppi dinamici in ambito clinico, gruppi dinamici con operatori sanitari, gruppi dinamici con i volontari di associazioni/servizi su richiesta dell'Ente.

STEP 1: In alcuni periodi, in base ad esigenze e richieste di un ente, o di un gruppo esterno o a tematiche specifiche su cui organizzo i gruppi dinamici, verranno messi a disposizioni alcuni posti per poter intraprendere un percorso in gruppo.

STEP 2: Una volta creato il gruppo lavoriamo sul suo consolidamento, sulle regole di esso e le norme che i membri tutti rispetteranno sulla tutela delle storie altrui. Le sedute dureranno 1 un'ora e 45 min.

La presa in carico avviene alla firma del consenso informato e della presa visione sulla privacy da parte di tutti i membri.

STEP 3: I gruppi formati da circa 10 persone + me ed un supervisore esterno più anziano professionalmente, avranno cadenza settimanale per un periodo variabile da stabilire apriori.

LA SUPERVISIONE DI GRUPPO IN AREA SANITARIA

Nel mio percorso ho l'opportunità di collaborare come psicologa nell'ambito sanitario emergenziale e post-emergenziale. Le supervisioni di gruppo offerte sono rivolte a gruppi di persone che hanno subito un trauma, ma anche agli operatori sanitari e soccorritori che sono intervenuti nell'evento di crisi. Di questo argomento me ne sono occupata nella discussione di tesi del Master sulle teorie e tecniche dei gruppi psicoanalitici e di supervisione con il seguente titolo: I gruppi in area sanitaria post emergenziale: una visione psicodinamica dei processi dinamici interpersonali in situazioni di crisi. Uno degli aspetti fondamentali è prendersi cura di chi cura, il curante curato è colui che sa porsi autenticamente ed empaticamente alla sofferenza del paziente senza subire ripercussioni personali, nonostante spesso operatori e soccorritori delle aree emergenziali sono in contatto continuo con l'emergenza, la morte, il lutto, la sofferenza, la disperazione, talvolta l'impotenza di non essere riusciti a salvare una vita. 



IL PERCORSO DI COPPIA ... 

STEP 1:  ll primo incontro è gratuito della durata di 40 min. Questo ci permetterà di conoscerci e capire se è possibile lavorare tutti e tre nella stessa direzione.

STEP 2: Se si decidesse di proseguire il percorso ed iniziare il viaggio le successive sedute saranno della durata di 1 ora e 15 min. a cadenza settimanale.

La presa in carico avviene alla firma del consenso informato e della presa visione sulla privacy.

STEP 3Una volta alla settimana per un periodo più o meno definibile rispetto al lavoro tra i coniugi e all'alleanza terapeutica, nonché ai bisogni e alle richieste di cui la necessità di un supporto matrimoniale.


IL PERCORSO MINDFULNESS ... 

Il percorso di Mindfulness può essere inserito regolarmente nei precedenti percorsi di supporto psicologico e in quelli di psicoterapia oppure si può scegliere un percorso che prenda in considerazione l'obiettivo centrale del rilassamento, del lavoro emozionale centrato sul qui ed ora e sulla possibilità di sessioni uniche o pacchetti di sedute in cui sarà insegnato come lavorare in autonomia una volta finito il viaggio.

Quando parliamo di MINDFULNESS parliamo di consapevolezza, di se e del mondo circostante con cui siamo costantemente connessi. L'idea di integrare la Mindfulness, l'aspetto della meditazione guidata e della visualizzazione attiva all'interno della formazione professionale, permette una poliedricità flessibile e dinamica di diversi aspetti presi in considerazione sotto diversi punti di vista. Il percorso di Mindfulness quindi come strumento aggiuntivo al fine di poter integrare l'aspetto della rappresentatività e di una dimensione di riequilibrio psicofisico nell'accesso al simbolico. Quando non riusciamo a raggiungere i nostri pazienti per vie consce, la psicoanalisi si avvale di strumenti per la comprensione di dinamiche inconsce. Tuttavia c'è una dimensione interna, intima e inviolabile che si avvale del potere della visualizzazione per un lavoro di un profondo riequilibrio psichico, andando a calmare la persona ( lavorando così sull'aspetto di attivazione fisiologica ), lavorando sull'aspetto psichico ( emozioni, credenze, pensieri ... ) e sull'aspetto simbolico, rappresentativo, spirituale, dove quest'ultimo non è inteso in senso religioso ma nel senso letterale del termine: faccio qui riferimento al sacro all'interno di ognuno di noi che ci sospinge verso la biofilia, cioè la la "tendenza innata a concentrare il proprio interesse sulla vita e sui processi vitali".

Fermati. Ascoltati. Fai una scelta. Liberati. 

SUPPORTO GIURIDICO E CTP IN AMBITO CIVILE E PENALE ...

Attualmente svolgo il ruolo di CTP (Consulente Tecnico di Parte - Art. 225 codice di procedura penale.) individuato da una delle parti in causa di un processo giudiziario (sia in ambito civile sia in ambito penale)  per affiancare il ruolo del CTU (Consulente Tecnico d'Ufficio) di redigere perizie inerenti al processo e di rispondere ai quesiti tecnici posti dal giudice. 

Lo psicologo in ambito forense come consulente tecnico CTP riveste un ruolo importantissimo per la valutazione di uno stato psicologico o del funzionamento di una persona oggetto di perizia.

E' importante sottolineare che tale ruolo è riservato esclusivamente allo psicologo iscritto all'Ordine professionale. (Sentenza n. 767 del 5 giugno 2006 della Suprema Corte di Cassazione; declaratorie dei settori scientifico-di­sciplinari da M-PSI/01 fino a M-PSI/08 del Decreto Ministeriale del 4 ottobre 2000 del Ministero dell'Università e della Ricerca, presenti nei percorsi formativi universitari dello psicologo: classe 34 e 58/S di cui al DM 509/99 e classe L24 ed LM51 di cui al DM 270/04). L'art. 61 del codice di procedura civile, dispone infatti, che il giudice può farsi assistere, per il compimento di singoli atti o per tutto il processo, da uno o più consulenti di particolare competenza tecnica al fine di dirimere questioni tecniche complesse. L'obiettivo è tutelare l'interesse della parte che lo ha nominato per sostenere la sua causa e mediare con il CTU (Consulente Tecnico d'Ufficio) nominato direttamente dal Tribunale. 

L'intervento valutativo dello psicologo o dello psichiatra forense in ambito civile può venire richiesto nei seguenti campi:

  • amministrazione di sostegno, interdizione, inabilitazione;
  • impugnazione di un atto (contratto, testamento, donazione);
  • affidamento dei minori nei casi di separazione giudiziale;
  • affidamento e adozione di minori in stato di abbandono;
  • danno biologico di natura psichica diretto e indiretto;
  • invalidità civile, pensionabile, eccetera;
  • problemi del consenso;
  • responsabilità professionale;
  • idoneità al lavoro, alla guida, al porto d'armi, allo sport agonistico, eccetera.

In ambito penale, la perizia è solo quella disposta dal Giudice (GIP, GUP, Giudice del dibattimento), di regola su richiesta delle parti, ma anche d'Ufficio (dal GUP o dal Giudice del dibattimento), qualora egli la ritenga ne­cessaria ai fini della decisione. Tutte le altre sono consulenze tecniche di parte (CTP) per il pubblico ministero, per la difesa dell'indagato/imputato, per le parti civili.

Allo psicologo è richiesto, nella fase di cognizione, di valutare lo stato mentale della vittima del reato, ad esempio nei casi di circonvenzione di persona in­capace o violenza sessuale, per verificare se era capace di rendersi conto di ciò che stava accadendo o era in uno stato di inferiorità psichica (art. 643 c.p. ; art. 609 bis, 1° co., c.p.) e per verificare l'entità del trauma psicologico subito. L'indagine sulla personalità dell'autore di re­ato in questo ambito è invece vietata dal codice (art. 220).



PERCORSI CON BAMBINI E ADOLESCENTI ...

I percorsi con i bambini sono strutturati in base alle situazioni poste in essere, alla domanda da parte della famiglia, ai bisogni dei bambini o alla richiesta del Tribunale o dei Servizi qualora siano conseguenza di invii per il supporto ai minori in delicate situazioni di supporto e presa in carico psicoterapeutico.

Lo spazio dedicato e gli strumenti utilizzati sono idonei alla fase di sviluppo dei piccoli e dei ragazzi e si avvalgono del metodo psicodinamico. In questo senso l'intervento con i bambini non si fonda su un processo di conoscenza di sé attraverso il linguaggio bensì attraverso il gioco. Giocare insieme al bambino equivale a parlare insieme all'adulto. Il gioco rappresenta lo strumento di comunicazione principale delle dinamiche inconsce sottostanti i sintomi che i genitori o il bambino stesso lamentano. In altri termini il gioco permette di mettere in scena i vissuti emotivi che il bambino non è in grado di esprimere attraverso il linguaggio.

Visti gli aspetti di immaturità emotiva e mentale che caratterizzano il funzionamento dei bambini, i genitori sono chiamati a dei primi colloqui conoscitivi volti a conoscere la storia di sviluppo, emotiva e relazionale del bambino. Il numero degli incontri non è definibile a priori poiché alcune esigenze genitoriali potrebbero emergere solo al momento del colloquio, tuttavia spesso si attesta su due-tre incontri. Lavorare con i bambini significa inevitabilmente collaborare con i loro genitori o chi ne fa le veci. 

Ogni percorso prevede il lavoro sul proprio mondo emotivo, sul livello ideativo e creativo, una fase di esplorazione, conoscenza e lavoro sul corpo e l'approfondimento dello stare in relazione con gli altri e con il mondo esterno basato sul: rispetto, consenso e libertà.


Note: 

Qualora, dopo l'incontro conoscitivo, la domanda non possa essere accolta sarà premura inviarvi a colleghi che per indirizzo professionale e competenze possano rispondere ai vostri bisogni.

La vera sfida è iniziare!

E' necessario che la vita ac_cada

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